Forbidden di Daria Torresan e Brunilda Begaj: Review Party

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Oggi il blo partecipa con piacere al Review Party di Forbidden, il nuovo romanzo di Daria Torresan e Brunilda Begaj. Ringrazio le autrici per la copia digitale in omaggio.

Forbidden - cover

 

Genere: Forbidden Romance – Autoconclusivo

Firdaws ha dimenticato di quali colori è fatto il tramonto. Aveva solo sei anni quando il suo rapitore l’ha presa e l’ha chiusa in un lugubre scantinato. A dieci anni di distanza, non c’è più traccia della spensierata bambina di un tempo. Troppo dolore e paura ha provato sulla sua pelle. I traumi e il tempo hanno cancellato il suo passato, le hanno fatto dimenticare la sua famiglia. Tuttavia, avverte un legame che non riesce a spiegarsi con quel fratellastro dagli occhi grigi e dal cipiglio arrogante.
Shaytan è stato battezzato con il nome del Diavolo. Strafottente, maligno, rabbioso. Di una bellezza rude e oscura, non c’è nulla di accomodante in lui. E forse è proprio tutto quest’odio represso ad attirare Firdaws. Esattamente come un angelo viene sedotto dal peccato e da ciò che gli è proibito avere. Impossibile domare ciò che li spinge l’uno verso l’altra. È qualcosa che ha radici lontane e che la morale non può accettare.
Ma chi stabilisce se un amore ha il diritto di esistere o no?
E come si può affidare alla ragione il compito di annientare un sentimento?

“Perché non si può scegliere di chi innamorarsi, ma si può decidere come vivere quell’amore.”

 

La mia opinione

 

Daria Torresan e Brunilda Begaj ci donano un racconto intenso e in grado di scatenare in chi legge un caleidoscopio di emozioni. Forbidden è un romanzo che narra una storia proibita, come ci fa notare con senza giri di parole, lo stesso titolo. Il mio consiglio è il seguente: per gustarvi davvero questo romanzo, dovrete sospendere i vostri giudizi morali e lasciarvi guidare dalle emozioni. Il legame che unisce i due personaggi è viscerale ed intenso e chi legge riesce a comprenderne la forza. Ci ritroviamo davanti un angelo e un diavolo ma ci rendiamo conto che entrambi sono dei personaggi che sono stati presi a schiaffi dalla vita e hanno subito dei traumi. Potranno essere l’uno l’ancora di salvezza dell’altro? 

In Forbidden le azioni dei personaggi principali sono ben delineate. Ad esempio sono riuscita ad entrare in empatia con Shaytan, che viene dipinto da tutti come un diavolo, ma che in realtà è un ragazzo che ha subito molteplici violenze psicologiche. Da chi? Non ve lo dirò, ma posso anticiparvi che incontrerete davvero dei personaggi negativi e crudeli ben peggiori del nostro protagonista. 

Firdaws è un farfalla che è stata per troppo tempo intrappolata e che cerca disperatamente di tornare alla vita, facendo i conti con un mondo che è comunque andato avanti senza di lei. Abbiamo davanti a noi una ragazza che ha subito troppe violenze, che è riuscita a sopravvivere, ma che fatica a tornare alla normalità, mostrando una forza incredibile nonostante le sue fragilità. Il lettore le augura di accettare il proprio corpo e la sessualità. 

Forbidden  mi ha fatto soffrire, gioire, arrabbiare e commuovere ed è stata un’esperienza davvero intensa. 

La storia ci viene narrata in prima persona: i primi 41 ci offrono il punto di vista di Firdaws mentre gli ultimi 6 sono affidati al POV di Shaytan. L’epilogo invece è in terza persona ed è dedicato a un altro personaggio, di cui, però, non vi rivelerò l’identità.

Lo stile delle due autrici è davvero elegante, scorrevole e ogni particolare è stato curato nei minimi dettagli. Non credo che riuscirò più a guardare una farfalla con gli stessi occhi.

Assegno a Forbidden 6 stelle su 6. Consigliatissimo.

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